mercoledì 5 febbraio 2014

Il Museo Fazzini non è valorizzato

Un museo che fa guadagnare al Comune di Assisi 326 euro (e spiccioli) in sei anni, facendo registrare grosso modo un visitatore al giorno: è il bilancio del museo Fazzini, situato all'interno del palazzo del Capitano del Perdono a Santa Maria degli Angeli. A fornire le cifre - sottolineando comunque che nessuno mette in dubbio il valore delle opere di Fazzini, ma solo la valorizzazione dei beni culturali della città - è il capogruppo del Pd Simone Pettirossi, che sul 'caso' ha presentato un'apposita interpellanza.
"Quando ho sollevato la questione, esponenti della maggioranza avevano parlato dell'ennesima polemica inconsistente - scrive Pettirossi - adesso si scopre che dall' 11 marzo 2006 al 31 luglio 2013 ci sarebbero stati 2105 visitatori paganti e 118 gratuiti: il dato certo è che la Ragioneria comunale, in sei anni , ha incassato 326,81 euro.
Presentata nell'ottobre 2013, l'interpellanza è stata discussa nell'ultimo consiglio comunale di fine gennaio, dopo che nel precedente l'amministrazione non aveva saputo fornire dati certi sul tipo di contratto stipulato, sui biglietti venduti e sull'introito per le casse comunali dalla percentuale sugli stessi e sulle ragioni per cui il museo fosse chiuso da tempo e la mostra non visitabile.
La gestione della biglietteria è stata curata da una ditta esterna per il periodo 2006-2009 e tale ditta non è stata in grado di fornire l'esatto numero dei biglietti emessi durante questo arco temporale - scrive Pettirossi - ma come fa il Comune, che in base al contratto deve ricevere il 5% degli incassi dei biglietti emessi, a lasciare tutto in mano al gestore senza accertare regolarmente il numero dei biglietti staccati?
I numeri emersi fanno capire sarebbe opportuno iniziare ad affrontare seriamente la questione invece di tirare a campare - dice ancora Pettirossi -, visto che i dati comunicati sono sintomo chiaro di una situazione problematica. Uno spazio pregiato come il Palazzetto del Capitano del Perdono dovrebbe essere maggiormente valorizzato, non a parole, ma con i fatti. Invece, purtroppo, viene tenuto chiuso da moltissimo tempo; su questo punto, peraltro, non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte del Comune".
Corriere dell'Umbria Mercoledì 5 Febbraio 2014

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