giovedì 2 luglio 2009

San Giovanni: Il paradiso di pietra rosa ai confini del Subasio

San Giovanni si è riscoperto, con le sue pietre rosa appena restaurate, i vicoli stretti, gli scorci sulla natura, l'arte e la religione.
Questo piccolo borgo ai confini del Parco del monte Subasio domenica ha riaperto le sue porte alle genti, dopo essere stato racchiuso dalle impalcature edili dei lavori post terremoto, e dopo aver vissuto nel silenzio rotto soltanto dai rumori degli operai che in questi anni ci hanno lavorato.
Gli spellani sono da sempre affezionati al Subasio ed a tutto quello che gravita intorno: circa mille persone hanno infatti partecipato alla riapertura di San Giovanni e della piccola chiesa all'ingresso del paese.
Erano stati organizzati due giorni di festa dall'associazione Il castello di San Giovanni, con un programma fitto fitto di iniziative.
Sabato sera il cielo grigio non ha fermato la festa. Le stelle erano coperte dalle nubi, ed è stato difficile osservarle con le telescopio, ma il concerto della Bandaliberatori in programma al tramonto ha rischiarato molti cuori.
Racchiusi nella piccola chiesa del paese, Massimo Liberatori con i suoi amici ha creato una magica atmosfera con le note che vibravano e correvano lungo i vicoli, in un lungo cantare fino alla mezzanotte.
Camminando di notte all'interno paese, si potevano osservare gli interni delle abitazioni appena restaurate, aperte al pubblico come in una grande mostra collettiva, un volersi far vedere alla luce delle lampade artificiali ma anche al buoi della notte.
Molte case hanno spalancato le loro porte in questi giorni, come prime donne si sono messe in prima fila a farsi guardare, a mostrare la loro semplicità ma anche la straordinaria opera di restauro che hanno subìto.
Hanno mostrato le loro pietre, con le stanze prive di mobili, ma ricche di storia, con quel caratteristico colore rosa delle pietre del Subasio, quel monte che protegge o che è protetto da San Giovanni, e che rende questo paese ancora più unico.
Arte tra i vicoli con le mostre di artisti locali, ma anche commozione religiosa, con la ritualità, i canti sacri e gli inni alla gioia per la riapertura della chiesa di San Giovanni, riconsacrata per l'occasione dal vescovo della Diocesi di Foligno Gualtiero Sigismondi.
Una religiosità che ha vissuto l'intero paese, circondato dalla lunga coda di fedeli in processione, con la statua di San Giovanni che dondolava lungo i vicoli, le immagini del santo sorrette con fierezza.
E ancora musica con la Filarmonica Properzio con un concerto nell'area verde all'ingresso del paese, che ha accompagnato tutti i partecipanti fino al tramonto.
Immancabile anche l'escursione alle pendici del Monte Subasio, e soprattutto la "Merenna Umbro - Veneta" con gli stand dove si potevano mangiare i piatti tipici della cucina locale e qualche dolce preparato dalla Comunità di Camposanpiero.
E la sera tutti a cena tra i vicoli, con i tavoli allestiti nelle piazzette con vista sul Subasio. Due giorni di grande festa, con l'assessore del Comune di Spello Moreno Landrini che ha fatto da padrone di casa, restituendo il paese che fu abitato dai suoi genitori alla collettività.
Entusiasta anche il sindaco Sandro Vitali, fiero di essere nato proprio a pochi passi da San Giovanni, dove conserva molti ricordi della sua infanzia:
"Questa è una grande opera di recupero architettonico e paesaggistico.
Un ringraziamento va ai tecnici e alla ditta che ha eseguito i lavori, ma soprattutto ai proprietari delle abitazione che fin da subito si sono costituiti in consorzio con la volontà di recuperare le loro residenze lasciate in eredità dai loro padri.
Questa determinazione aggiunta alla presenza di un folto gruppo di amici di Camposampiero, proprietari di un immobile non danneggiato dal sisma, ha permesso che le istituzioni, quali Comune e Regione dell'Umbria nella persona dell'assessore Vincenzo Riommi, hanno creduto nella necessità e nella opportunità di ristrutturare il paese e soprattutto la chiesa.
Sicuramente San Giovanni diventerà per il prossimo futuro il crocevia di un turismo paesaggistico, ambientale e spirituale che da Assisi potrà percorrere sentieri ed eremi di cui è ricco il Subasio e fare in modo che ci sia uno sviluppo ampio e importante del territorio, anche con collegamenti al progetto "
Spello Città riAperta" avviato dal Comune".

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